Campane in allegria per Pasqua
In occasione della Santa Pasqua, un gradito regalo, uno scampanio allegro, dalla Chiesa Parrocchiale, offerto alla popolazione da Aline Camponovo * storica e appassionata « suonatrice » proprio di questo tipo di congegni, al termine della Santa Messa .
Per preparare il concerto di campane si collega il battacchio di ogni campana tramite catene a uno dei cinque tasti della tastiera ; si suonava il " nin e nen " durante le principali feste religiose.
Il suono delle campane ha sempre segnato il tempo, scandendo il ritmo della giornata nei nostri villaggi rurali. Dall Ave Maria , che segnava l’inizio della giornata, al pranzo alla fine della giornata nei campi. La campanella della scuola, quella che indicava l arrivo del dottore, "ur campanon " suonato all arrivo di un forte temporale estivo.. il tipico concerto « malinconico » in occasione della morte di un cittadino o al « Pater du Venerdì » quando alle 15.00 si ricordava la morte di Nostro Signore.
Ma lo scampanio era il preannuncio delle feste tradizionali : la novena di Natale, il Capodanno, la vigilia della festa della confraternita, in gennaio, nei giorni che precedevano la festa patronale di San Pietro e da mezzogiorno ai vespri in queste feste religiose.
*Aline Camponovo: studentessa in storia all’università di Losanna. Ha svolto un lavoro di seminario “Des sacri bronzi: Le rôle de la religion e des cloches dans le Tessin entre la deuxième moitié di XVIIIe siècle e la première moitié du XIXe siècle “,
che si prefigge di chiarire il ruolo e la conseguente importanza delle campane nelle valli del Ticino a fine Settecento. Lavoro di ricerca a cui hanno contribuito le informazioni date da Romeo Dell’Era, dottorando all’Università di Losanna.
Sulle campane di Curio, il cui concerto a quanto sembra è uno dei migliori del Ticino, leggiamo alcune informazioni supplementari inviateci da Aline Camponovo.
“Si tratta di un concerto completo di cinque campane in scala maggiore (reb3, mib, fa3, solb3, lab3) realizzato nel 1897 dalla fonderia valtellinese Pruneri di Grosio (una delle migliori a quel tempo). Le campane sono montate all’ambrosiana e dotate di ceppi a bocce della fabbrica Corti Candido di Monza. Il fatto che tutte le campane siano state realizzate dallo stesso fonditore e contemporaneamente conferisce al concerto di Curio un’intonazione eccezionale; la fonderia, come per altri concerti fusi interamente da essa, ha fornito campane di ottima qualità e dal suono brillante.
Originariamente sul campanile si trovava una tastiera di metallo, smontata quando le campane sono state completamente elettrificate ed automatizzate. La tastiera attuale (che possiede un telaio massiccio in metallo forgiato e tasti in legno) è invece stata posta in occasione della messa in funzione del doppio sistema (elettrico-manuale) che ha permesso, appunto, di riprendere a suonare a corda o a tastiera, sempre mantenendo la possibilità di programmare le suonate e di eseguirle in modo automatico.”
(Testo di Aline Camponovo; si ringrazia Romeo Dell’Era per le preziose informazioni aggiuntive.)
Romeo Dell’Era ha postato su youtube alcune registrazioni delle campane di Curio
Concerto delle campane di Curio ( Parrocchiale)